La disgrafia è un disturbo dell’apprendimento (DSA- legge 8 ottobre 2010n°170) che si traduce con la difficoltà a riprodurre lettere e numeri in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali.
Cosa è e come si manifesta la disgrafia
Il disturbo si manifesta con una scrittura deficitaria, soprattutto nei criteri di velocità, leggibilità, e qualità della grafia.
Questa problematica può tradursi in: eccessiva fatica, dolore, tensione, rigidità, postura e impugnatura errata. Il risultato è quello di una produzione grafica che non corrisponde all’età dello scrivente.
Perché è necessario intervenire?
Un intervento tempestivo può evitare conseguenze negative sul percorso scolastico e sulla personalità, poichè il bambino si rispecchia nella sua scrittura, e scrivere bene significa avere fiducia in se stessi, migliorare l’autostima e la comunicazione con gli altri.
A chi si rivolege l’educatore?
L’educatore è un professionista qualificato, che diventa punto di riferimento e collegamento tra famiglia, insegnanti, e altri professionisti (psicologi, neuropsichiatri, logopedisti, ecc..) nella scelta del percorso riabilitativo più idoneo. La figura professionale è utile per intraprendere un percorso di rieducazione in presenza di una diagnosi certificata o una difficoltà grafo-motoria che non si traduce necessariamente in disgrafia (DSA)